cara mia graPA,

sotto effetto della stupefacente xamamina, sono atterrata di fianco di mare increspato da maestrale.
stranamente pure qua pareva inverno..bah, non ci sono più i sud sempre caldi di una volta.

rewind notturno
una delle notti più intense che abbia mai trascorso:
era notte eppure c'era luce,
era milano eppure c'erano spazi enormi,
erano parole corpose, intense, eppure toglievano pesi,
erano, a pensarci, tutti i pensieri e tutte le parole.
eravamo in due, ma c'erano tutti quelli che si volevano bene.

leggerezza za zza zza zzzza za za zazà!

rewind dopo pranzo
rosi racconta di una malattia che gli si impasta nella bocca e non riesce a pronunicare, che ha ucciso, che c'era tutto il paese al funerale, che si ricorda che io e lei avevano lo stesso grembiule all'asilo.
poi fa il caffè e racconta di una comunità in cui hanno messo gianluca; e se Lapo fa sorridere e vendere rotocalchi, gianluca a ventottoanni, lascia federica di sedici mesi, immacolata con tutti i mobili nuovipresiarate e la dote ammucchiati nel garage della suocera e una culla approntanta nella sala da pranzo della casa materna. Gianluca, fa stringere il cuore e non fa vendere nemmeno più la roba.

GRApa, calasiberia