furti, amici indagati e stazioni della metropolitana che come navicelle spaziali ti trasportano in mondi dai nomi esotici, dove tutto trovi, soprattutto alienazione, e pure a basso costo. uruguay e bonola, sconsiglio di passarci dopo il tramonto.
poi da lunedì ci si è scatenati in una frenesia di cene aperitivi e auguri, elettronici, postali, fisici.
Col dubbio che alcune feste siano state organizzate per convenienza e che alcuni regali siano stati fatti per abitudine… qualcosa di più di un semplice dubbio in effetti, se devo credere alle parole di sara: qui i regali si fanno perché te li fanno. ma tant’è: io mi aggiro con la mia spilla retrò (auto-acquistata) sul maglione dal collo importante.
Mi si racconta che tra fasano e martina franca non corre buon sangue, che una è sul mare e l’altra no (e già questo è grave); mi si dice che basta un niente, anche solo qualche km di distanza, e che il dialetto pugliese diventa incomprensibile. Ma come tradizione vuole, tutto il sud è paese quando si parla di cibo. E a tal proposito consiglio pranzi e branzini.
L’edo sarà più o meno una settimana che non lo vedo. C’è da ringraziare che la casa è piccola e che quei 10 minuti al giorno in cui la frequentiamo contemporaneamente non possiamo mancarci. ora è stato pure inserito in una galleria online e siamo molto fieri.
Gè è malato e ha un modo tutto suo di farti capire che ha apprezzato il regalo, ma non dipende dalla malattia, è congenito.
Graziella ci riempie di dolci e fruttini e poi spiega che non ha più tempo di scrivere sul blog.
La paolotta è innamorata e il suo uomo è “carinissimo!” e questa è la migliore notizia di questo affollato dicembre. Ora che la penso intenta a non voler essere eccessivamente invadente, mi si scalda il cuore per la contentezza e la tenerezza.
La francina ormai è partita per l’organizzazione della cena di natale, minimo 3 portate + il dolce sennò non è abbastanza chic.
Speriamo speriamo speriamo tanto che il giò e la bea vogliano passare con noi il capodanno, anche perché non vedo l’ora che conoscano tommì e lucia.
Omar: “se non ci fossi io questo studio sarebbe un mortorio”.
Io: “soprattutto perché sarei sola”.
Ore 14.20, studio di via san michele del carso, milano: il capo non c’è e tutti “gli altri” son già partiti per le vacanze.
Per scaramanzia tutta campana non diciamoci nulla sull’anno che viene, se non che è l’anno del cinghiale.
graPA, io sono tigre. E tu?

2 Comments:
io cinghiale!!!!
tanti auguri a meee, tanti auguri a meeee!
un abbraccio, gerri.
AUGURI OTTIMA FESTE!!!:-D
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